Alberto Camenzind nasce a Lugano il 7 giugno del 1914. Frequenta le scuole dell’obbligo e il liceo a Lugano iscrivendosi in seguito alla facoltà di architettura del Politecnico di Zurigo che frequenta fra il 1933 e il 1939. Dopo un periodo di pratica nello studio di Otto Salvisberg e William Dunkel, nel 1942 torna a Lugano dove apre un proprio studio di architettura. Siamo in un periodo di attività ridotta a causa della guerra che imperversa in Europa e Camenzind collabora con Rino Tami per concorsi pubblici e per alcuni mandati ottenuti dalla Confederazione. Nel 1959 si associa con l’architetto Bruno Brocchi con il quale condividerà lo studio luganese fino al 1991, pur essendo spesso assente per impegni nel resto della Svizzera. Già presidente della FAS centrale a partire dal 1958, è chiamato infatti ad organizzare i progetti per l’Esposizione Nazionale di Losanna del 1964. Cittadino onorario di Lugano dal 1964, appena terminata l’Expo Nazionale, nel 1965 è nominato professore al Politecnico federale di Zurigo, carica che manterrà fino al pensionamento avvenuto nel 1981. Architetto lontano da formalismi e sensibile alle esigenze umane, ha grandi capacità didattiche e sotto il suo sguardo si formeranno intere generazioni di architetti. Tra il 1965 e il 1972 è anche membro di commissioni federali e cantonali per la tutela dei monumenti e della commissione federale delle belle arti.
Alberto Camenzind termina l’esperienza romanda iniziata con l’Expo, con due grandi realizzazioni a Ginevra: il Centro internazionale di conferenze CICG, realizzato fra il 1969 e il 1973 in collaborazione con André H. Gaillard e il Bureau international du travail BIT, edificato fra il 1965 al 1975, con Eugène Beaudoin e Pier Luigi Nervi.
Ritiratosi ad Astano nel 1997, si spegne il 29 settembre 2004.
Cenni biografici a cura di Angela Riverso Ortelli