Nato a Cavergno nel 1871 Paolo Zanini si diploma all’accademia di Brera nel 1895. Nei vent’anni seguenti realizza notevoli edifici in tutto il Ticino e in particolare a Lugano. E’ membro della commissione edilizia della città e fra i fondatori della STAN (allora STCBNA) oltre che membro, con Americo Marazzi, del suo primo Consiglio direttivo. Insieme ad una decina di colleghi è quindi protagonista del rinnovamento edilizio di Lugano che, sulla spinta dell’industria del turismo e grazie alle sue ricadute finanziarie, trasforma nel ventennio precedente la prima guerra mondiale il piccolo borgo in una città moderna con alberghi affacciati sul lago e ville o palazzine d’abitazione borghesi nei nuovi quartieri.
Zanini inizia la sua attività vincendo ad appena 24 anni il concorso per il nuovo cimitero di Lugano (1895) e durante la sua realizzazione si occupa anche di diversi edifici abitativi, edifici sacri e ville borghesi, fra cui Villa Farinelli a Muralto (che ospita Mussolini durante la Conferenza di Locarno del 1925). Aperto uno studio a Lugano, dove già riceve incarichi importanti come il progetto per il nuovo seminario diocesano (1901) e quello del villino Conti (1902), realizza qui opere notevoli e ancora oggi presenti nel tessuto edilizio della città, quali l’albergo Americana in Piazza Manzoni, la Casa delle monache di S. Giuseppe in corso Pestalozzi o la casa d’appartamenti Gilardi in via Lucchini. Purtroppo demolita, la villa per l’avvocato Riva in via Cantonale (1904) presentava una ricca decorazione liberty, stile che Zanini applica con coerenza anche in altri edifici luganesi come nel palazzo Pagnamenta in via Pretorio (1908) o nel villino Toemer a Montarina, (1913) oggi purtroppo anch’esso demolito. Zanini può quindi essere considerato come il più organico rappresentante del liberty in Ticino e questo ricordando anche il suo interesse per la sperimentazione di nuove tecnologie, come nel caso dei palazzi Resinelli a Bellinzona (1910) progettati con l’ing. S. Antognini e che sono il primo edificio realizzato in Ticino con solai in cemento armato ad elementi cavi (Hourdis).
Oltre ai lavori luganesi Zanini costruisce anche nel resto del Ticino, a Locarno le palazzine in via Rusca 2 e 6, villa Florida e Villa Moretti - quest’ultima demolita - in via Simen e nella sua valle Maggia, la facciata per la chiesa parrocchiale di Cevio (1904) o la“doppia” Villa Inselmini a Cavergno (1907), il Palazzo patriziale di Faido con la sua facciata interamente rivestita in granito e i disegni per il Pretorio di Mendrisio, costruito dopo la sua morte fra il 1914 e il 1916. Zanini muore a Lugano, nel palazzo Gilardi dove abitava, a soli 43 anni.
Cenni biografici a cura di Raffaella Macaluso