Fondo 059 - Werner Müller 1899 - 1986

Frequenta le scuole a Winterthur suo luogo di nascita. Dal 1918 al 1922 studia architettura al Politecnico di Zurigo, con Karl Moser. Finiti gli studi lavora come architetto da Hans Leuzinger a Glarona fino al 1924. Dal 1924/25 inizia a studiare scultura a Monaco da Hans Stangl e dal 1927 al 1931 vive e lavora a Parigi dove integra e termina una formazione di scultura e pittura alle Beaux-Arts. A Parigi frequenta tra gli altri Nesto Jacometti, locarnese suo coetaneo, che lo indirizza verso Ascona, per la vivacità artistica del borgo in quegli anni. Vi si trasferisce nel 1932 e vi risiederà tutta la vita, sposandosi nel 1935 con Maja Tschirren, ceramista. Dalla loro unione nasceranno Dimitri, futuro artista-clown e Ninon. Vivranno nella casa dell’artista Otto van Rees, nelle vicinanze del teatro san Materno e nella stessa proprietà costruiranno il loro atelier di scultura e ceramica. L’attività di architetto è sporadica (costruirà per esempio la casa di Hans Wilhelm Siegel a Ronco sopra Ascona), ma sarà esercitata durante tutta la vita accanto all’attività di scultore e poi marionettista con Micha Epper, Jakob Flasch e Fritz Pauli con cui crea il Teatro delle Marionette. Anni di denso impegno culturale, con la fondazione dell’Associazione Artisti Asconesi e successivamente del Gruppo Artisti Asconesi che confluirà nell’Associazione degli Amici delle Belle Arti alfine di promuovere le arti nel borgo. Fautore di un centro culturale artistico, progetto che non andrà in porto, presta grandi energie a favore dell’opera di Marianne Verevkin, che sfocerà nell’istituzione dell’omonimo museo, successivamente diventato Museo comunale d’Arte Moderna. Nella classica casistica dei personaggi di cultura germanica che si sono stabiliti nel borgo asconese e in Ticino portando una decisa spinta culturale, la presenza di Müller è discreta e importante. Per la Fondazione, questo piccolo fondo, permette di gettare uno sguardo su un Ticino particolare, crocevia di varie forme artistiche che ad Ascona hanno trovato terreno fertile per svilupparsi.

Cenni biografici a cura di Lorenzo Cotti